Castello di Himeji: il Giappone secondo LEGO

LEGO ci riporta in Giappone con il nuovo set LEGO Architecture #21060 Castello di Himeji.

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Il set è perfetto per essere esposto a casa o in ufficio insieme a un’altra novità 2023: il set LEGO Icons #10315 Il Giardino Tranquillo, la riproduzione in chiave giardino zen di un tipico giardino tradizionale giapponese in versione da scrivania e confezionato in una scatola che ricorda molto quella dei set della linea LEGO Botanical.

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Aggiungendo ai due set anche l’Albero Bonsai del set LEGO Icons #10281, otterremo la trilogia completa e perfetta per richiamare ogni giorno l’atmosfera tipica del Paese del Sol Levante! Andiamo a scoprire insieme i due nuovi set e a ri-scoprire il bellissimo set dell’Albero Bonsai.

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Andiamo a vedere i tre set nel dettaglio!

LEGO #21060 Castello di Himeji

Il set riproduce con i mattoncini la longevità e la maestosa bellezza di uno degli edifici più venerati del Giappone. Il modello costruibile del Castello di Himeji ricrea i dettagli autentici dell’edificio reali quali le torrette, i camminamenti e le mura asimmetriche del castello. Una volta ultimato il modello, sarà possibile rimuovere la parte superiore dell’edificio principale, scoprendo un’interpretazione semplificata del layout degli interni.

Il set riproduce in particolare il livello superiore dell’enorme parco del castello e include 4 alberi di ciliegio costruibili, 2 con fogliame verde e 2 con fiori rosa, per visualizzare i giardini in piena fioritura primaverile. Una volta ultimato, il modello misura 19 cm di altezza, 32 cm di larghezza e 27 cm di profondità.

Il set è composto da 2.125 pezzi e il libretto con le istruzioni contiene anche varie informazioni sul vero Castello di Himeji e un’intervista con il Designer LEGO del set.

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Il vero Castello di Himeji

Il castello di Himeji è un edificio militare che si trova a Himeji, nella prefettura di Hyōgo, in Giappone. Si tratta di una delle più vecchie strutture del periodo Sengoku che siano giunte fino a noi.

(Credit photo: wikipedia.org)

Il sistema han fu abolito nel 1871 e il castello fu successivamente venduto all’asta e acquisito dallo Stato. Durante le fasi finali della seconda guerra mondiale, il castello fu soggetto a bombardamenti, tuttavia riuscì a sopravvivere senza subire danni significativi, nonostante gran parte dell’area circostante fosse stata devastata. Fortunatamente, una bomba che cadde nel complesso non esplose. Nel 1956, furono avviati lavori di restauro architettonico e nel dicembre 1993 il castello fu riconosciuto come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Insieme ai castelli di Kumamoto e Matsumoto fa parte dei cosiddetti Tre castelli giapponesi, dei quali è il più ampio e più visitato dai turisti.

Il castello di Himeji fu progettato e costruito durante il periodo Nanboku-chō, nei primi anni dell’epoca Muromachi, e venne completato nel 1346. Rimase sostanzialmente invariato fino al periodo Sengoku, quando il clan Kuroda, guidato da Kuroda Shigetaka, decise di ristrutturarlo tra il 1555 e il 1561, rinominandolo castello di Himeji.

Quando nel 1871 venne abolito il sistema han, il castello fu venduto all’asta e comprato dallo Stato. Fu bombardato durante le fasi finali della seconda guerra mondiale ma non subì danni sostanziali benché gran parte dell’area circostante fosse stata rasa al suolo, e una bomba che cadde nel complesso fortunatamente non esplose. Nel 1956 iniziò un lavoro di restauro architettonico e nel dicembre 1993 il castello fu dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

(Credito photo: fabriziovanzini.it)

L’edificio si eleva per cinque piani, ma nel conteggio vanno considerati anche due piani sotterranei:

  • Al quinto piano erano previste delle finestre, che però furono murate. Vi è un piccolo santuario, con il kami del castello nel punto più alto
  • Al quarto piano si può vedere il pilastro centrale che sostiene la struttura del castello da 400 anni, lungo 25 metri, con un diametro di 95 cm
  • Al terzo piano sono presenti delle finestre alte, pensate in questa forma per far uscire i fumi in caso di attacco e raggiungibili con scale per fronteggiare il nemico
  • Al secondo piano sono presenti diversi nascondigli per fare imboscate, oltre ad altre stanze per riporre le armi
  • Al primo piano sono presenti molti ganci, che venivano utilizzati per riporre le armi
  • Dal piano terra si potevano scagliare pietre ad eventuali nemici
  • Al piano -1 si trova una sorta di recipiente per la raccolta d’acqua, oltre a diversi  locali di servizio

LEGO #10315 Il Giardino Tranquillo

Basato su un tradizionale giardino giapponese, il modello costruibile incluso in questo set comprende dettagli quali un ponte ad arco, un ruscello, carpe koi, fiori di loto, alberi, rocce, lanterne di pietra e un padiglione con una dettagliata sala per la cerimonia del tè.

Proprio come nelle versioni da scrivania dei tradizionali giardini zen giapponesi utilizzati per il relax e il mindfulness, anche con questo set sarà possibile personalizzare il layout e la disposizione dei vari elementi per creare diverse configurazioni per l’esposizione in casa o in ufficio. Una volta costruito il modello misura 21 cm di altezza, 32 cm di larghezza e 20 cm di profondità.

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La tradizione del giardino zen

I giardini zen giapponesi sono famosi per la loro semplicità, bellezza e tranquillità. Originari del Giappone, sono concepiti per offrire uno spazio di contemplazione e meditazione e sono frequentemente associati ai templi e ai monasteri buddisti. Grazie al loro design elegante e minimalista, nonché all’utilizzo di elementi naturali come rocce, sabbia e piante, i giardini zen giapponesi rappresentano un’ottima aggiunta a qualsiasi ambiente verde.

I giardini zen giapponesi, noti anche come paesaggi secchi o giardini rocciosi, sono un tipo di giardino tradizionale giapponese volto a creare un senso di tranquillità e serenità. Solitamente caratterizzati da una disposizione oculata di rocce, sabbia e altri elementi naturali, sono arricchiti da una selezione strategica di piante e alberi.

(Credit photo: dmagazine.com | wallpapercrafter.com)

LEGO #10281 Albero Bonsai

Il modello costruibile di Albero Bonsai del set LEGO Icons #10281 rappresenta e riproduce il tipico Ciliegio giapponese e si presenta con un vaso quadrato poggiato su di un da tavolino basso, entrambi costruibili, che faranno da espositore per l’Albero vero e proprio.

Il set si può costruire in due versioni: “estiva” con foglie verdi oppure primaverile con la cromia classica bianca e rosa dei ciliegi in fioritura così come si presentano durante i mesi di marzo e aprile, nel periodo in cui i giapponesi si riuniscono in parchi e giardini per l’hanami.

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L’Arte giapponese del Bonsai

L’arte giapponese del Bonsai si occupa di creare alberi in miniatura, utilizzando principi millenari per trasformare alberi comuni in perfetti bonsai. Tra gli alberi ornamentali più comuni utilizzati per creare bonsai dall’aspetto incantevole e adornati da bellissimi fiori, vi è il bonsai di ciliegio in fiore.

La bellezza di un bonsai di fiori di ciliegio è senza paragoni. Questo albero è particolarmente affascinante, soprattutto quando comincia a fiorire con i suoi deliziosi fiori di ciliegio. I fiori sono ammirati per la loro splendida bellezza e, quando cadono delicatamente, creano un’atmosfera romantica e infine creano un tappeto di fiori sul terreno.

Il bonsai di ciliegio in fiore ha diversi nomi, come bonsai di ciliegio giapponese, bonsai di ciliegio di collina, bonsai di ciliegio dell’Asia orientale e bonsai di ciliegio orientale. Appartiene alla specie prunus, che include pesche, prugne, mandorli e albicocche.

Ci sono circa 420 varietà di questa specie, ma il prunus serrulata è il più popolare. I bonsai di ciliegio in fiore non si trovano solo in Giappone, ma sono originari anche della Cina e della Corea.

(Credit photo: BonsaiTreeGardener.net)

LEGO presenta la nuova Chevy Corvette C1 (10321) e siamo subito negli USA degli anni 60

LEGO ha appena rivelato la nuova Chevrolet Corvette C1, la versione in mattoncini di una vera e propria icona dell’automobilismo Made in USA.

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Prodotta nell’iconico rosso ciliegia con inserti bianchi all’altezza delle portiere che l’ha vista protagonista di moltissimi film e serie TV (su tutti Animal House, con il compianto John Belushi – Credit photo: lsxmag.com)

la nuova Corvette C1 va a raggiungere i due bolidi americani precedenti, la Ford Mustang del 1968 del set LEGO Icons #10265 (2019) e la Chevrolet Camaro Z/28 del 1969 del set LEGO Icons #10304.

Andiamo a scoprire insieme il nuovo set?

Indice degli argomenti

Il set: presentazione e caratteristiche

Proprio come la Chevrolet Camaro Z/28 del set LEGO Icons #10304 che l’hanno preceduta, anche questa nuova versione in mattoncini di una delle icone dell’automobilismo americano potrà essere costruita in due versioni: scoperta e “chiusa” con Hardtop.

Per la precisione, diversamente dalla Chevrolet Camaro Z/28, il tettuccio rigido si può rimuovere senza dover smontare e ricostruire il modello.

Il retro della vettura reale è stato riprodotto molto bene, mentre la parte frontale e tutta la parte anteriore risentono della mancanza di elementi con le giuste curve a disposizione dei Designer LEGO.

Il gruppo luci è riprodotto piuttosto fedelmente, ma non altrettanto si può dire del pannello dietro i fari: nell’auto originale non sono piatti, ma in questa scala e con gli elementi LEGO attualmente a disposizione è stato praticamente impossibile riprodurre forme, curve e linee dell’auto alla quale il set si ispira.

E’ un problema con il quale i Designer LEGO si scontrano spesso e questo ci porta a chiederci, in quei casi in cui riprodurre curve sinuosità varie di un veicolo si riveli difficile o impossibile, se non sia il caso di scegliere un altro modello oppure una versione meno complessa (e quindi di una diversa annata) dello stesso modello (vogliamo parlare ad esempio della resa della Aston Martin DB5 in mattoncini del set LEGO #10262?)

Tornando al set, possiamo subito notare il riutilizzo di due particolari elementi già visti in altri set: uno è il pezzo progettato per riprodurre il più fedelmente possibile i due passaruota posteriori della Porsche 911 del set LEGO Icons #10295, che in colore rosso è utilizzato (e contribuisce non poco in tal senso) alla resa quasi perfetta delle forme della zona del bagagliaio rispetto all’auto reale. Il secondo invece è il pezzo che funge da rampa per accedere alle nuove basi stradali costruibili LEGO City, come ad esempio quelle del set LEGO City #60304 piattaforme stradali, qui utilizzato in colore rosso per la costruzione del cofano motore.

Per quanto riguarda caratteristiche e funzioni, tra queste possiamo trovare:

  • portiere apribili
  • cofano motore e vano portabagagli apribili
  • sterzo a tiranti funzionante
  • riproduzione dettagliata del motore, con ventola del radiatore funzionante
  • pezzi: 1.210
  • prezzo: € 149,99
  • disponibilità: dal 1° agosto per gli iscritti al programma LEGO VIP, dal 4 agosto per tutti

La Chevrolet Corvette C1 nella realtà

Nata dall’idea di Harley Earl, uno dei designer americani di automobili tra i più noti all’inizio degli anni 50, la Corvette ha risposto alla necessità di Chevrolet di realizzare una vettura sportiva a due posti.

La Chevrolet Corvette C1 è la prima generazione di Corvette prodotte da Chevrolet.

Fu introdotta alla fine dell’anno modello 1953 e prodotta fino al 1962. Questa prima generazione veniva comunemente definita “solid-axle“, poiché le sospensioni posteriori indipendenti vennero aggiunte solo nella successiva versione C2, della quale fa parte l’iconica Stingray del 1963.

Quella riproducibile con il nuovo set LEGO Icons #10321 è sicuramente la versione del 1961, riconoscibile dal fatto che ha 4 luci posteriori (e quindi è successiva al 1958, quando i fari erano solo 2) e i fanali sono doppi, che sono quelli appunto della versione del 1961. La verniciatura bicolore, non più inclusa nella produzione dopo il 1961, è una ulteriore conferma che la versione scelta dai Designer LEGO è quella del modello prodotto nel 1961.

(Credit photo: marco717 @ pics.alphacoders.com | corvsport.com)

La Chevrolet Corvette C1 progettata da un appassionato

La maggior parte delle auto che per un motivo o per l’altro sono diventate iconiche nella propria epoca, trovano il modo di essere riprodotte in mattoncini grazie alla creatività e alla passione dei più esperti builder e fan designer e, e la Corvette C1 non fa eccezione.

Tra le varie trasposizioni in mattoncini disponibili (con istruzioni acquistabili) in rete, quella di hasskabal è senz’altro una delle migliori.

La sua Chevrolet Corvette C1 (a questo link potete trovare, comprare e scaricare le istruzioni) total black è davvero una copia quasi perfetta dell’auto originale.

Il modello è composto da 1.880 pezzi, circa 600 pezzi in più dell’analogo set LEGO e vanta alcune soluzioni molto interessanti dal punto di vista delle tecniche di costruzione, dovute al fatto che mentre i Designer LEGO possono “commissionare” pezzi speciali per forma o colore e specifici per il set al quale stanno lavorando al reparto di progettazione dei pezzi di LEGO, i builder e i fan designer possono lavorare solo con i pezzi già prodotti nelle forme e nei colori necessari per riprodurre la singola parte o il singolo dettaglio e quindi gli tocca ingegnarsi!