LEGO impara ad amare i fan adulti

Nel 2003 LEGO si trovava sull’orlo del fallimento, ma ha imparato ad amare e ad apprezzare i suoi fan adulti LEGO è oggi è la multinazionale del giocattolo più grande e redditizia al mondo.

Fino alla fine degli anni ’90 infatti, LEGO non ha mai considerato i clienti adulti come una parte preziosa del loro pubblico, per quanto fosse ovvio che TUTTI i set, pur essendo (teoricamente) destinati ai bambini, venivano comprati da adulti.

Grazie all’impegno di un gruppo di dipendenti che volevano cambiare questa mentalità all’interno dell’azienda, LEGO ormai non si vergogna più dei suoi fan adulti. Anzi! Non vediamo più scritto sulle scatole dei set che gli stessi sono adatti a ragazzi dai 7 ai 12 anni. Gli slogan precedenti come “Just Imagine…” e “Play On” sono stati sostituiti dal motto più recente “Adults Welcome”.

Persone famose nel mondo dello sport e dello spettacolo hanno fatto coming out sulla loro passione per i mattoncini.

Ed Sheeran ha dedicato persino una canzone ai mattoncini che tanto apprezza

mentre atleti e sportivi come Dwight Howard

e David Beckham

dichiarano apertamente la loro passione per i set LEGO.

Paal Smith-Meyer, che dal 2000 al 2014 ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità in LEGO ha rivelato che

Quando i dirigenti LEGO scoprirono per la prima volta che gli adulti stavano acquistando in grandi quantità set e mattoncini e che si riunivano per creare opere originali, si sentirono un po’ perplessi. Anzi, ritenevano persino che quel tipo di clientela potesse in qualche modo deprezzare il marchio

Gli adulti appassionati dei mattoncini LEGO come Rocco Buttliere, il visual artist americano (Chicago – IL) specializzato nel riprodurre monumenti storici e paesaggi (sono molte famose le due opere a tema Impero Romano)

(in questa foto lo vediamo mentre costruisce la sua versione in mattoncini del Ponte di San Francisco – Credit photo: roccobuttliere.com)

hanno giocato un ruolo fondamentale nell’ascesa dell’azienda ai vertici del settore. Tuttavia, secondo gli esperti del settore, la transizione da essere considerato un “gioco per bambini” a diventare un oggetto “adatto anche agli adulti” è stata un percorso lungo e difficile, nel quale anche visual artist come Ekow Nimako (Toronto – CAN) che espongono a livello internazionale e creano sculture futuristiche con temi afrofuturisti e stravaganti utilizzando questo iconico mezzo.

(in questa foto lo vediamo mentre lavora alla sua opera The Great Turtle Race_2022 – Credit photo: ekownimako.com)

Anche gli artisti ufficialmente riconosciuti in quanto tali e facenti parte del programma LEGO Certified Professional come il nostro Riccardo Zangelmi (ha sede e opera a Reggio Emilia)


(Credit photo: Riccardo Zangelmi)

hanno contribuito alla forte crescita dell’Azienda e del marchio LEGO.

LEGO è attualmente l’azienda di giocattoli più grande e redditizia al mondo. Il suo celebre mattoncino è stato riconosciuto come “giocattolo del secolo” nel 1999 e, nel 2014, la rivista Time l’ha proclamato “il giocattolo più influente di tutti i tempi”, superando Barbie, G.I. Joe e altri noti giocattoli.

L’entusiasmo e il potere d’acquisto dei fan adulti dei mattoncini LEGO, noti come AFOL (Adult Fans of Lego), hanno dunque svolto un ruolo fondamentale nell’ascesa dell’azienda ai vertici del settore.

Un gioco per bambini dai 4 ai 99 anni!

Il fondatore Ole Kirk Kristiansen, aveva inizialmente l’intenzione di commercializzare i suoi prodotti esclusivamente per i bambini. Nel 1932, quando LEGO nacque, Kristiansen produceva giocattoli in legno specificamente pensati per i più piccoli, come una paperella da trainare, un’auto da corsa e un salvadanaio a forma di maialino, come racconta la storiografa Sarah Herman nel libro
A Million Little Bricks: The Unofficial History of the Lego Phenomenon
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Nel 1946, Kristiansen acquisì una macchina per lo stampaggio a iniezione e iniziò a produrre giocattoli in plastica. Nel 1958, insieme a suo figlio Godtfred, sviluppò i primi mattoncini a incastro, un design di base che avrebbe subito solo piccole modifiche nel corso degli anni e che è ancora compatibile con i mattoncini prodotti oggi. Nel corso dei primi sessant’anni dell’azienda, pochi avrebbero immaginato che i prodotti LEGO avrebbero appassionato tanto gli adulti quanto i bambini. Secondo Christopher Byrne, storico specializzato in giocattoli, l’azienda inizialmente non aveva intenzione di escludere gli adulti, ma semplicemente non aveva considerato la possibilità di considerarli come potenziali clienti. Nonostante ciò, gli AFOL (Adult Fans of Lego) hanno svolto un ruolo fondamentale nei profitti di LEGO ancor prima che l’azienda riconoscesse il loro valore. Vent’anni fa, quando s’iniziò a produrre set con licenza ispirati a film di grande successo come Star Wars e Harry Potter, furono proprio gli adulti a essere i principali acquirenti di tali prodotti.

In un certo periodo, gli adulti costituivano circa il 70% dei clienti che acquistavano i set LEGO Mindstorm, elementi LEGO programmabili che sono stati pubblicizzati dalla rivista Wired come il “prodotto LEGO più venduto di tutti i tempi”. Gli AFOL organizzavano raduni non ufficiali di appassionati e avevano creato comunità online. Nonostante i vantaggi che gli AFOL portavano al marchio, i dirigenti dell’Azienda di Billund (Danimarca) non erano particolarmente interessati a soddisfare questo tipo di clientela.

Jake McKee, dirigente LEGO dal 2000 al 2006 che era a capo del team dedicato allo sviluppo della community globale dell’azienda, spiega che addirittura gli AFOL venivano considerati come una fonte di irritazione.

Il cambio di rotta (e di strategia)

Tra la fine degli anni 90 e i primi anni 2000 LEGO, che fino ad allora sembrava invincibile, iniziò a fare i conti con difficoltà. Nel 1998 vennero annunciate le prime perdite, che nel 2003 arrivarono a ben 238 milioni di dollari, portandola a considerare seriamente la possibilità di dichiarare bancarotta. Le difficoltà per LEGO iniziarono quando decise di intraprendere sfide che avevano poco a che fare con il suo caratteristico gioco di costruzioni, come la linea di abbigliamento, i parchi divertimento, i videogiochi e persino i gioielli. L’idea era che le persone attribuissero un valore maggiore al marchio LEGO rispetto al prodotto stesso.

Inoltre, i set LEGO che uscivano dalle fabbriche erano notevolmente semplificati per consentire ai clienti di saltare l’esperienza di costruzione e passare direttamente all’esperienza di gioco, il che era praticamente l’antitesi del sistema di gioco basato sui mattoncini.

Secondo il regista Daniel Junge, che ha diretto il documentario “A Lego Brickumentary” nel 2014

A LEGO Brickumentary Official Trailer 1 (2015) - Lego Documentary HD - YouTube

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è un problema quando si ha un oggetto senza tempo in un settore che si basa interamente sull’innovazione. Le difficoltà sono sorte dunque quando LEGO ha cercato di innovare in settori “errati” rispetto al proprio core business.

Tuttavia, c’era un’unica nota positiva durante quella crisi di identità aziendale: finalmente i dirigenti hanno iniziato a prestare attenzione agli AFOL e ai loro sostenitori all’interno dell’azienda.

Jake McKee spiega:

Per anni ho insistito sul fatto che dovremmo iniziare a prestare attenzione ai nostri clienti adulti. L’azienda aveva una miniera d’oro di opportunità, solo che non lo sapeva

Oltre a Smith-Meyer e McKee, i sostenitori degli AFOL all’interno di LEGO includevano Brad Justus (Senior Vice President dal 1999 al 2004), Tormod Askildsen (Head of AFOL Engagement dal 1999 al 2022, quando si è pensionato) e altri. Erano un gruppo di emarginati perché nessun direttore creativo appoggiava le nostre proposte. Dopo la crisi, finalmente hanno ottenuto il via libera.

Ricorda ancora McKee:

Quando il budget per il design subì tagli, all’improvviso tutti volevano vedere i progetti su cui stavo lavorando per i fan adulti

Lo stesso accadde nel team di marketing dopo che anche i loro fondi vennero ridotti. LEGO fu costretta a fare affidamento sul marketing di prossimità perché non aveva altro modo di diffondere i messaggi sui nuovi prodotti ed eventi. Finalmente LEGO iniziò a prestare attenzione alle folle di persone che partecipavano ai raduni non ufficiali in tutto il mondo e al grande numero di AFOL che si riunivano in gruppi di utenti.

Il ritrovato rapporto di fiducia con gli AFOL

Il cambiamento non è avvenuto da un giorno all’altro, continua McKee nella sua narrazione e dice

Per anni, i nostri fan si organizzavano da soli senza il nostro sostegno. C’era molta diffidenza nei primi anni di cambiamento

Christina Hitchcock, che ha organizzato il primo raduno di e per appassionati LEGO nell’estate del 2000, aggiunge

Oltre a sentirsi ignorati e trascurati, alcuni partecipanti alla convention si sentivano anche isolati socialmente a causa del loro hobby e inizialmente temevano di essere respinti in qualche modo dall’azienda che tanto li divertiva con i suoi prodotti

Per dissipare questi timori, LEGO invitò Christina Hitchcock e altri due organizzatori della convention alla sede di Billund per incontrare i dirigenti dell’Azienda che, a propria volta, iniziarono a partecipare alle principali convention dei fan, spesso portando con sé grandi quantità di set e mattoncini LEGO.

Il processo di riconciliazione con la comunità degli appassionati (e clienti) adulti raggiunse l’apice nell’agosto del 2005, quando l’allora CEO di LEGO (il primo scelto al di fuori della famiglia Kristiansen) Jorgen Vig Knudstorp, partecipò a una convention dei fan e vide con i suoi occhi la folla di adulti appassionati.

La nuova partnership (e visione) ha dato vita a alcuni dei temi più popolari e redditizi e alle sfide più memorabili dell’azienda, come LEGO Creator Expert, la LAN (LEGO Ambassador Network) e il Programma VIP, la First LEGO League (robotica e coding) e la prima convention ufficiale per i fan dell’Azienda, la LEGO Con (2021).

In pochi anni, chiunque poteva presentare un’idea per un set e, se otteneva il sostegno sufficiente dai fan, l’Azienda lo avrebbe prodotto: è la piattaforma LEGO Ideas, nata come progetto pilota nel mercato giapponese e basata sulla piattaforma CuuSoo. E’ grazie alla piattaforma LEGO Ideas se abbiamo avuto set dedicati alla sitcom The Big Bang Theory, le prime versioni della DeLorean di Ritorno al futuro e della Ecto-1 da Ghostbuster

oppure set meravigliosi come il Faro Motorizzato

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e la Baita “a forma di A dell’italianissimo Andrea Lattanzio

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Conclusione

I raduni dei fan sono diventati anche importanti occasioni di reclutamento di nuovi talenti. Tra gli AFOL reclutati più famosi ci sono il designer Jamie Berard

entrato in LEGO nel 2005, che è il “padre” – tra gli altri – della linea degli edifici modulari LEGO Creator Expert Modular Buildings (Credit photo: jaysbrickblog.com) e l’architetto di Chicago Adam Reed Tucker

entrato in LEGO nel 2007, è l’ideatore e co-sviluppatore del tema LEGO Architecture, la linea di set che riproduce palazzi e monumenti storici come la Casa Bianca, la Torre di Pisa, l’Opera House di Sydney e il più recente Castello di Himeji (a questo link l’articolo che ne parla – Credit photo: washingtoncitypaper.com). Non contento, è anche uno degli speaker e portavoce principali di LEGO Education, oltre che uno dei primi sostenitori del programma LEGO Master Builder, il team responsabile di costruire sculture di LEGO a grandezza naturale in tutto il mondo.

Prosegue McKee:

Sapevo che il fascino e il potenziale dei mattoncini LEGO andavano ben oltre il semplice gioco. Se c’è un merito legato al mio lavoro in LEGO nel corso degli anni, spero che sia quello di aver fatto capire all’Azienda che questi mattoncini sono molto più di un giocattolo, sono uno strumento creativo come matite o acquerelli e possono essere utilizzati per creare opere d’arte

McKee già immaginava il giorno in cui LEGO avrebbe offerto prodotti diversificati in base all’età: un bouquet di fiori su una scrivania, il paesaggio urbano di Londra su una mensola o un ritratto dei Beatles appeso al muro, tutte creazioni realizzate interamente con i mattoncini LEGO. Quel giorno è arrivato con la presentazione e il lancio della nuova linea cross-tema (“copre” e include set Marvel, LEGO Art, Creator Expert ora Icons etc) Adults Welcome.

Conclude McKee:

Poco tempo fa sono entrato in un negozio Target e ho visto tre generazioni di uomini fermi nella corsia dei set LEGO, osservando costruzioni molto diverse tra loro. In quel momento ho capito che i nostri sforzi avevano dato i loro frutti. Una volta LEGO non considerava minimamente i suoi clienti adulti, oggi li tratta come partner. Se ora vai da chiunque nell’Azienda e suggerisci di tagliare i programmi per gli AFOL, verrai cacciato immediatamente!

 

E’ una Yamaha MT-10 SP la nuova due ruote LEGO Technic

LEGO ci riporta nell’adrenalinico mondo delle due ruote con il nuovo set LEGO Technic 42159 Yamaha MT-10 SP, la replica in elementi LEGO Technic (e mattoncini) di una delle più recenti hyper naked di casa Yamaha.

Credit photo: LEGO SYSTEM A/S
Credit photo: Yamaha Motor Europe N.V. / Yamaha Motor Co., Ltd.
Credit photo: LEGO SYSTEM A/S
Credit photo: Yamaha Motor Europe N.V. / Yamaha Motor Co., Ltd.

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Era il dicembre 2021 quando LEGO presentò al pubblico la prima due ruote LEGO Technic prodotta in scala grande (ben 1:5), ovvero la BMW M 1000 RR del set LEGO Technic #42130, il cui scopo era quello di portare nel mondo delle due ruote gli elevati standard di fedeltà nella riproduzione, tecniche di costruzioni ed effetto wow del set una volta costruito ed esposto delle controparti automobilistiche, ovvero i set LEGO Technic Ultimate: Porsche GT3 RS, Bugatti Chiron, Lamborghini Siàn e Ferrari Daytona SP3.

Credit photo: LEGO SYSTEM A/S

 

Credit photo: LEGO SYSTEM A/S

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Il set

Il nuovo set LEGO Technic 42159 Yamaha MT-10 SP include e riproduce molto delle funzioni e delle caratteristiche della Yamaha MT-10 SP reale dalla quale deriva.

Partendo dalle sospensioni, possiamo notare come gli elementi LEGO Technic delle forcelle anteriori di grandi dimensioni sono gli stessi di quelli utilizzati nel set della BMW M 1000 RR, ma in questo nuovo modello sono state prodotte in color oro, proprio come le sospensioni elettroniche Öhlins di 2a generazione che monta la moto vera. Nel set BMW non si vedevano granché in quanto coperte dalla carena, ma in questo modello, essendo la moto reale una naked era importante rispettare il più possibile la colorazione delle parti a vista.

Idem per quanto riguarda il mono-ammortizzatore al posteriore: la molla è la stessa già utilizzata nel set a marchio BMW, ma nel nuovo set è stata prodotta in colore giallo, anche in questo per riprodurre quella, anch’essa Öhlins ed elettronica utilizzata nella moto reale.

Dettaglio molto importante: anche in questo set a marchio Yamaha la catena FINALMENTE è tornata al proprio posto all’interno del forcellone posteriore (e infatti anche quest’ultimo è realizzato con gli stessi elementi LEGO Technic che hanno debuttato nel set della BMW M 1000 RR).

Credit photo: LEGO SYSTEM A/S
Credit photo: Yamaha Motor Europe N.V. / Yamaha Motor Co., Ltd.
Credit photo: Yamaha Motor Europe N.V. / Yamaha Motor Co., Ltd.

Per quanto riguarda invece l’aspetto esteriore, l’iconico cupolino a 3 puntali che incorpora le luci diurne LED e che contraddistingue il frontale della moto reale è stato riprodotto con un buon grado di realismo. A differenza del set BMW, per il quale è stato necessario produrre e stampare un elemento apposito che consentisse ai Designer LEGO di riprodurre cupolino della moto reale, nel caso di questo nuovo set Yamaha il fatto che la moto reale sia una naked è venuto in aiuto dei Designer stessi, che non hanno dovuto richiedere ai colleghi del reparto progettazione pezzi di realizzare nuovi e specifici elementi per questo set (fatto salvo per due panel da stampare in materiale semi-trasparente (trans-brown in gergo) per la parte dietro la strumentazione.

Lo stesso dicasi per quanto riguarda la riproduzione del particolare codino con la parte terminale della sella che include le luci posteriori e il comparto porta-targa separati:

Credit photo: LEGO SYSTEM A/S
Credit photo: Yamaha Motor Europe N.V. / Yamaha Motor Co., Ltd.
Credit photo: LEGO SYSTEM A/S
Credit photo: Yamaha Motor Europe N.V. / Yamaha Motor Co., Ltd.

 

Caratteristiche e funzioni

Il modello costruibile con il set LEGO Technic 42159 Yamaha MT-10 SP vanta un telaio di colore nero abbinato a cerchi azzurri (che nella moto reale sono di una particolare gradazione di viola) e a panel LEGO Technic che riproducono le protezioni laterali inserite nella carena per proteggere le gambe del pilota dal calore del motore. Il tutto per riprodurre al meglio la colorazione Icon Performance dedicata a questa particolare versione della moto reale.

Credit photo: LEGO SYSTEM A/S

Per quanto riguarda invece le funzioni di questo nuovo set a marchio Yamaha, al pari del set suo predecessore targato BMW, il modello della MT-10 SP include le seguenti funzioni:

  • sterzo (manubrio) funzionante
  • sospensioni anteriori e posteriore funzionanti
  • cambio funzionante a 3 rapporti con trasmissione a catena, completo di tamburo di selezione, forcella del cambio, anello del cambio e tamburo dentato
  • fake engine a pistoni mobili che riproduce l’ultima versione del  motore CP4 EU5 da 998 cc che equipaggia la moto reale
  • riproduzione del sistema di scarico in titanio
  • riproduzione con adesivo della strumentazione TFT da 4,2″
  • cavalletto laterale
  • supporto costruibile per l’esposizione del modello, completo di targhetta informativa con il logo e il motto di Yamaha: Revs Your Heart

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Ciliegina sulla torta: scaricando e installando sul proprio smartphone l’app LEGO AR, si potrà vedere il modello prendere vita e sperimentarlo in un modo completamente diverso

Anche voi siete curiosi di scoprire se il supporto costruibile servirà solo per esporre il modello oppure, come nel caso del set BMW, servirà come supporto per la costruzione? Chi ha costruito il set della moto tedesca si ricorderà infatti che il supporto è servito non solo per esporre il modello ma anche e soprattutto per sostenere il mono-blocco del motore, cambio e trasmissione durante le varie fasi dell’assemblaggio e fino a quando, ultimati telaio, carena e sospensioni, è stato finalmente possibile montare le due ruote.

Non vediamo l’ora di scoprirlo!

Set e narrazione: come i mattoncini LEGO possono ispirare storie e favole

I mattoncini LEGO sono un giocattolo iconico che ha affascinato generazioni di bambini e adulti. La loro versatilità e la possibilità di creare modelli unici li rendono un mezzo perfetto per stimolare la creatività e l’immaginazione. Uno dei modi più interessanti per sfruttare il potenziale dei LEGO è attraverso la creazione di set e la narrazione di storie.

Uno dei set della linea LEGOLAND Town System del 1980

Quando si costruisce un set LEGO, si hanno a disposizione una vasta gamma di pezzi e colori che possono essere combinati in infinite combinazioni. Questa libertà creativa consente ai bambini di progettare e costruire mondi fantastici e di dare vita alle loro idee. I set LEGO come i castelli, le navi o le astronavi, possono anche fornire una base di partenza per storie avvincenti.

Un set della linea LEGOLAND Space System

La narrazione è un elemento chiave nell’esperienza di gioco con i mattoncini LEGO. Mentre i bambini costruiscono i loro set infatti, possono immaginare personaggi, situazioni e ambientazioni. Possono creare eroi coraggiosi, cattivi malvagi o creature misteriose che abitano i loro mondi in mattoncini. La storia si sviluppa man mano che i personaggi interagiscono tra loro e affrontano sfide e avventure emozionanti.

Uno dei set della linea LEGOLAND Castle del 1990

I set e i mattoncini LEGO offrono molte opportunità per incoraggiare la creatività narrativa e lo sviluppo delle abilità linguistiche. I bambini possono creare dialoghi per i loro personaggi, inventare background e trame complesse e raccontare storie coinvolgenti. Possono anche utilizzare i mattoncini LEGO come supporto visivo per rendere la loro narrazione più vivida e coinvolgente.

Oltre alla stimolazione della creatività e della narrazione, il gioco con i mattoncini (e i set) LEGO offre anche benefici educativi. Costruendo i loro set (o le loro creazioni originali e spontanee), i bambini sviluppano abilità motorie fini, imparano a seguire istruzioni e sviluppano il pensiero logico. La narrazione di storie con mattoncini e set LEGO li aiuta a migliorare le abilità linguistiche, la comprensione del testo e la capacità di esprimere idee in modo coerente.

Un set della linea LEGOLAND Pirates del 1989

In conclusione, il gioco basato sui mattoncini LEGO è un potente strumento per ispirare una storie e racconti. I set LEGO e la narrazione di storie offrono ai bambini l’opportunità di esprimere la propria creatività, sviluppare abilità linguistiche e motorie e vivere avventure emozionanti nei mondi che costruiscono. Sia che si tratti di un castello incantato, di un’astronave spaziale o di una corsa automobilistica, i mattoncini LEGO possono trasformare l’immaginazione in realtà.

Quali sono per i migliori set da utilizzare per la narrazione? In questo articolo andremo ad analizzare il set LEGO Icons #10320 Fortezza di Eldorado per scoprire i suoi pro e i suoi contro rispetto al tema della narrazione.

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Il set

Negli ultimi tempi, il mercato dei LEGO ha assistito a un’interessante tendenza legata alla nostalgia, con l’introduzione di set che richiamano i vecchi temi classici come il Castello, lo Spazio e i Pirati. Questi set nostalgici stanno conquistando un’intera generazione che è cresciuta con i LEGO, offrendo un mix unico di colori classici e concetti giocosi dei vecchi temi, uniti a parti e tecniche moderne. In particolare, nell’ambito delle celebrazioni per il 90esimo anniversario della fondazione, lo scorso anno LEGO ha prodotto due set rielaborando e attualizzando due pietre miliari del proprio catalogo: il set LEGO Icons #10305 Castello dei Cavalieri del Leone e il set LEGO Icons #10497 Galaxy Explorer.

La scatola del set #10305
Il set #10305 costruito

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La scatola del set #10497
Il set #10497 costruito

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Sviluppati rispettivamente sulla base del set LEGOLAND Castle #6080 Castello del Re (1984) e LEGOLAND Space #497 Galaxy Explorer (1979), entrambi i set sono stati molto apprezzati dagli appassionati (ormai) adulti che con quei set ci hanno giocato da bambini oppure che da bambini non ebbero la possibilità di giocarci.

(Credit photo: brickfanatics.com| theplasticbrick.com)

Perchè il set è ottimo per lo storytelling?

Andiamo ora ad esaminare i motivi specifici per cui il set LEGO Icons #10320 Fortezza di Eldorado, che rinasce aggiornato e reso attuale a partire dall’omonimo set LEGOLAND #6276 del 1989, è particolarmente adatto alla narrazione.

La scatola del set #10320
Il set #10320 costruito

 

Innanzitutto, il set Fortezza di Eldorado è ricco di numerosi dettagli, molti dei quali sono tanto minuscoli quanto curiosi. Tra questi, possiamo trovare una lettera nascosta in una scatola tra le rocce, un elemento che può sembrare un po’ insolito ma che può fare da spunto per chissà quante storie (“perchè è lì?”, “chi l’avrà scritta?” etc). Inoltre, la struttura modulare della Fortezza consente di riorganizzarla in varie configurazioni, evitando così di ripetere le stesse scene. La presenza di due barche insieme alla Fortezza offre interessanti opportunità per cambiare l’ambientazione delle storie. Raccontare storie utilizzando i set LEGO potrebbe non essere un’attività comune tra gli appassionati adulti e al tempo stesso potrebbe essere qualcosa che non abbiamo più fatto da quando eravamo bambini.

Proprio per questi motivi la Fortezza di Eldorado (ma anche gli altri due set effetto nostalgia Castello dei Cavalieri del Leone per gli amanti del mondo medievale e fantasy e Galaxy Explorer per chi ha la passione per la fantascienza e le avventure spaziali) è perfetto per creare e immaginare storie e per chi desidera esplorare maggiormente l’aspetto narrativo dei mattoncini.

LEGO 2K Drive: in arrivo tre set (giocabili anche nel videogame)!

LEGO 2K Drive è il nuovo gioco di avventura di guida che evolve l’iconica esperienza di gioco LEGO e la porta nel mondo delle consolle, dei PC e dei dispositivi mobili… e che potrebbe portare con sè un problema con le microtransazioni in-game per gli elementi DLC a pagamento… ma elaboreremo quest’ultimo concetto più avanti nell’articolo, continuate a leggere!

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Tra le novità annunciate per l’estate 2023, troviamo ben tre set dedicati al videogioco, inseriti nel tema LEGO City. Scopriamoli insieme.

LEGO City #60395 Pack Alta competizione

Il set include i modelli costruibili di un’auto sportiva rossa, di un SUV giallo e di un motoscafo blu. Proprio come nel videogioco LEGO 2KDRIVE, i tre veicoli sono personalizzabili grazie ai moduli anteriori e posteriori intercambiabili. Il set include le 3 minifigure dei piloti.

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LEGO City #60396 Auto da corsa Custom

Il set include due modelli costruibili di auto da gara, entrambe dotate di moduli anteriori e posteriori intercambiabili e di kit di potenziamento (razzi, eliche e altri) che, proprio come nel videogioco LEGO 2KDRIVE, possono essere utilizzati per renderle più veloci e performanti. Il set include le 2 minifigure dei piloti.

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LEGO City #60397 Auto da corsa Custom

Il set include due modelli costruibili di 2 monster truck, entrambi dotati di fantastiche funzioni e ciascuno “tematizzato” rispetto al rispettivo pilota per quanto riguarda livrea e aspetto: tema “tacos” per il monster truck con alla guida il pilota Taco e tema “piratesco” con tanto di iconica bandiera Jolly Roger per il monster truck del pilota Pirata, proprio come nel videogioco LEGO 2KDRIVE.
Il set include le 2 minifigure dei piloti.

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I tre set saranno perfetti da combinare e utilizzare con il set LEGO City #60389 Custom Car Garage, che include due modelli di auto con particolari anteriori e posteriori intercambiabili, proprio come i veicoli inclusi nei tre nuovi set LEGO 2KDRIVE.

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La nuova Batcaverna LEGO torna a celebrare il Batman di Tim Burton

LEGO è tornata a rendere omaggio al Batman di Tim Burton con il meraviglioso set LEGO DC #76252 BATCAVE SHADOWBOX, che le cupe atmosfere di Batman – Il ritorno, il sequel del 1992 di Batman del 1989 che vide fra i protagonisti Michelle Pfeiffer e Danny De Vito, rispettivamente nei panni di Catwoman e Pinguino.

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Sviluppato in collaborazione con Warner Bros. Discovery Global Consumer Products e DC Comics, il set ci porta a riscoprire le atmosfere cupe e molto dark di Batman – Il ritorno, il sequel del 1992 con ancora Tim Burton alla regia e Michael Keaton dietro la maschera di Batman.

 


I set da Batman del 1989

Era il 2019 quando LEGO presentò al grande pubblico degli appassionati del mattoncino e del Cavaliere Oscuro una delle versioni più belle e iconiche della Batmobile, quella vista nel film Batman del 1989, con alla regia il visionario Tim Burton e Michael Keaton nei panni dell’uomo-pippistrello e Jack Nicholson in quelli del suo acerrimo nemico, Il Joker: è il set LEGO DC #76139 Batmobile 1989. Praticamente un set in stile UCS per i fan di Batman.

L’anno successivo, nel 2020, LEGO presenta e lancia un’altra novità, sempre dal Batman del 1989 di Tim Burton. E’ la versione in mattoncini del fantastico Batwing: è il set LEGO DC #76139 Batmobile 1989. Design davvero unico, cura dei dettagli e la possibilità di scegliere tra esporlo su mensola, mobile o scrivania oppure di esporlo appeso, dato che il profilo del riproduce proprio il simbolo di Batman. Stiamo di nuovo parlando di un set “UCS-equivalente” per i fan del Cavaliere Oscuro (o del visionario Tim Burton).

Il set

Basato sul film “Batman – Il Ritorno” del 1992, azzeccatissimo sequel di “Batman” del 1989 di cui sopra, il set è incredibilmente dettagliato e riproduce l’intera Batcaverna, ricostruita all’interno di una scatola da esposizione, anch’essa costruibile con i mattoncini, il cui fronte è costituito da un ritaglio sagomato sull’iconico emblema di Batman.

Il cuore del set è la Batmobile del Cavaliere Oscuro e, proprio come la vera Batcaverna di Batman, anche il set che la riproduce è dotato di funzioni e gadget intelligenti, tra cui la possibilità di spostare i mobili, cambiare le immagini sul grande schermo, aprire un caveau e una porta e diversi mattoncini luminosi.

Incluse nel set potremo trovare le nuovissime minifigure di Catwoman e del Pinguino, oltre a quelle di Bruce Wayne, di Batman (completo di costume di ricambio), del Maggiordomo Alfred e dell’anatgonista di Bruce Wayane, Max Shreck.

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Volendo completare il set e un eventuale display a casa o in ufficio, si potrebbero aggiungere all’insieme due nuovi set, una versione di Batwing di pari scala rispetto alla Batmobile inclusa nel set della Batcaverna e il personaggio costruibile di Batman stesso, da porre “a guardia” del suo tenebroso rifugio. Entrambi sono decisamente più orientati a costruttori più piccoli o meno esperti, ma sono dell’avviso che possano essere un ottimo completamento per un set importante (per esperienza di costruzione, dimensioni, prezzo e numero di pezzi) come la Batcaverna. Vediamoli insieme.

LEGO Batman #76265 Batwing: Batman vs. The Joker

Il modello costruibile incluso nel set è dotato di 2 lanciatori e una cabina di pilotaggio per la minifigure di Batman. Un vano dietro la cabina di pilotaggio contiene i Batarang e le manette di Batman. Sul lato inferiore del modello è presente una rientranza che consente di appenderlo a una parete quando non è in azione. Incluse nel set troviamo le minifigure di Batman e di Joker.

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Volendo sostituire (per quanto le due versioni siano praticamente identiche, qualcuno potrebbe voler adottare soluzioni più rigorose per quanto riguarda il proprio display) la Batmobile inclusa nel set della Batcaverna con la versione commercializzata in contemporanea con il set del Batwing di cui sopra, al posto di quella inclusa nel set si potrà acquistare il set quella del set LEGO Batman #76224 Batmobile: inseguimento di Batman vs. The Joker

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LEGO Batman #76259 Personaggio di Batman

Alto 26 cm, il modello costruibile del personaggio di Batman è completamente snodato e ricco di dettagli, proprio come lo si vede nel film “Batman” del 1989. Spalle, braccia, fianchi e gambe sono dotati di articolazioni mobili, il che lo rende estremamente posabile, proprio come le più tradizionali action figure tanto amate dai collezionisti. Il modello è completo di mantello in tessuto, incluso nei 275 pezzi che compongono il personaggio.

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Le Batcaverne precedenti

Non è la prima volta che una versione cinematografica del “covo” di Batman prende forma in un modello in mattoncini. Qualche anno fa, era il 2016, fu la volta della Batcaverna così come fu pensata nell’ambito della serie TV classica (quella con protagonista Adam West per capirci): era il set LEGO DC Super Heroes #76052 Serie TV classica Batman – Batcaverna

Passiamo poi allo scorso anno quando, in occasione dell’arrivo nelle sale cinematografiche di tutto il mondo di The Batman con Matt Reeves alla regia e Robert Pattinson nei panni del Cavaliere Oscuro, LEGO ha lanciato il set LEGO DC Super Heroes #76183 Batcaverna: faccia a faccia con l’Enigmista, che riproduce appunto la Batcaverna così come l’abbiamo vista nel film.

Il set era poi completabile con la riproduzione della Batmobile così come vista nello stesso film, ovvero il set LEGO DC Super Heroes #76181 Batmobile: inseguimento di The Penguin.

 

 

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Rimando in tema di The Batman di cui sopra e volendo completare la nostra collezione oscura, ci potremmo spostare nel tema LEGO Technic e costruire la Batmobile del set LEGO Technic #42127 The Batman – Batmobile

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e la Batmoto del set LEGO Technic #42155 The Batman – Batmoto

quest’ultima “cavalcabile” dal personaggio costruibile di Batman di cui sopra!

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Buone vacanze!

Finalmente il giorno della partenza per il mare è arrivato. Da oggi e per le prossime tre settimane circa non pubblicherò nuovi articoli, dato che sarò mooolto occupato a rilassarmi e a godermi il sole, il mare e soprattutto la mia famiglia!

Potrete però essere aggiornati sulle mie “avventure legose” in vacanza (chi mi conosce da un po’ ormai sa già che mi diverto a fare spesso una Fotografia Costruttiva – come le chiamano i miei amici Alessio e Daniele Varisco – a set e minifigure che porto con me in vacanza) seguendomi su Instagram e Facebook.

Buone vacanze a tutti voi e arrivederci a presto!

Ci ritroveremo a settembre con tante novità, aggiornamenti e più carichi e costruttivi che mai!

Primo sguardo alle nuove scatole per il Pick-A-Brick

L’attenzione per LEGO alle tematiche ambientali (ma anche ai margini di profitto) sta per portare una grossa novità nei LEGO Store: addio ai bicchieroni di plastica del servizio Pick-A-Brick (la possibilità di comprare mattoncini sfusi a bicchierate come si fa con le caramelle al cinema) e benvenute alle scatole di cartoncino in carta riciclabile.

I frequentatori più assidui dei LEGO Store sanno bene che in ogni LEGO Store c’è il cosiddetto wall dei mattoncini sfusi, dal quale si possono prendere i pezzi che servono per le proprie MOC (My Own Creation – i modelli che si costruiscono senza istruzioni, armati solo della propria fantasia e creatività) e pagandoli a importo fisso semplicemente acquistando uno o più bicchieroni (cup in gergo) e riempiendoli con i pezzi scelti.

Nel corso degli anni, appassionati e costruttori di tutto il mondo hanno messo a punto tecniche e sistemi per massimizzare la quantità di pezzi stipabili in una singola cup anche e soprattutto in base ai pezzi scelti, come ad esempio si vede in questo video nel caso dei tipico mattoncini 2×4:

Ebbene, tutto questo sta per finire. Gli attuali bicchieroni di plastica in uso nei negozi per gestire il servizio Pick-A-Brick verranno gradualmente eliminati e sostituiti con confezioni di carta. Si è infatti appena concluso il periodo di test di ben due anni presso due LEGO Store pilota (quello di Berlino in Germania e quello di Bluewater nel Regno Unito) e quindi il nuovo packaging dovrebbe iniziare ad arrivare nei LEGO Store a partire dal terzo e quarto trimestre di quest’anno (mano a mano che le scorte di bicchieri di plastica andranno ad esaurirsi). In vista di questo cambiamento, LEGO ha fornito dei campioni delle nuove scatole di cartone ecologiche per darci modo di valutarle e testarle in anteprima.

Proprio come nel sistema attuale di Pick-a-Brick, saranno disponibili contenitori di due dimensioni diverse. Arrivati in negozio, si dovrà dovrete “costruire” la scatola, visto che saranno fornite schiacciate (operazione resa estremamente semplice grazie al particolare design).

Una volta che riempita la scatola, dovrà essere possibile chiudere il coperchio (proprio come il sistema attuale prevede che il coperchio della cup si possa applicare facilmente). La scatola più grande sarà utilizzata per l’acquisto dei pezzi (Pick-A-Brick), mentre quella più piccola per acquistare gli elementi che compongono le minifigure (Build-A-Minifigure, quindi teste, torsi, gambe, caPelli, caPPelli, accessori).

Queste nuove scatole di cartone per i mattoncini LEGO non sono progettate per resistere a un elevato numero di riutilizzi o a lunghi periodi di conservazione, come accadeva con i vecchi bicchieri di plastica.

Per quanto riguarda le dimensioni, la scatola per acquistare gli elementi che compongono le minifigure è decisamente più grande del blister di plastica attualmente in uso nei negozi e che può contenere solo tre minifigure complete di accessori.

La nuova scatola per il Build-A-Minifigure misura 9,2 cm sia di lunghezza e di larghezza, con una altezza di 3,7 cm. Stiamo quindi parlando dell’equivalente a circa due terzi della capacità della cup piccola dell’attuale Pick-a-Brick. Questa maggiore dimensione non impone necessariamente l’acquisto di più minifigure: offre solo l’opzione di farlo.

La nuova scatola per il Pick-A-Brick invece misura 9,2 cm di larghezza, 18,5 cm di lunghezza e 5,5 cm di altezza. Ciò significa che ha una capacità leggermente inferiore rispetto alla cup grande in plastica attualmente in uso, con una riduzione di circa il 5% in meno di elementi acquistabili, stando ad alcuni test.

Tuttavia, il nuovo design offre una soluzione di imballaggio diversa e forse migliore per i costruttori desiderosi di massimizzare lo spazio disponibile impilando brick e pezzi. Inoltre, essendo realizzate con un materiale più flessibile rispetto ai bicchieri di plastica, queste scatole potrebbero consentire di infilare qualche mattoncino in più qua e là. Tuttavia, è importante considerare la capacità consigliata perchè già dalla chiusura e dal tentativo di riapertura del coperchio per la prima volta, è evidente che queste scatole non sono progettate per resistere nel tempo.

Ciò che conta veramente sono però le dimensioni dei mattoncini LEGO. In altezza, entrambe le dimensioni delle scatole Pick-a-Brick possono contenere una pila di cinque mattoncini e due plate, dalla base al soffitto, oppure sei mattoncini in orizzontale, con spazio anche per un piccolo oggetto sulla parte superiore. La scatola Pick-a-Brick più grande può ospitare 19 mattoncini impilati in una colonna lungo la sua lunghezza, mentre la scatola Pick-a-Brick più piccola può contenere nove mattoncini.

In entrambi i casi, è possibile inserire 11 file di mattoncini impilati. Se si decide di impilare i mattoncini in modo opposto, nella scatola Pick-a-Brick più grande si possono inserire 23 file di mattoncini su nove colonne. Seguendo il ragionamento matematico, ci sono poche differenze tra questi due modi di allineare i mattoncini.

Nel complesso, questo cambiamento potrebbe quindi comportare una leggera riduzione della quantità di mattoncini LEGO che è possibile ottenere in una singola volta ma soprattutto farà venire meno un comodissimo ed economico strumento per lo stoccaggio dei mattoncini a casa degli AFOL.

Per tutelare l’ambiente però, ne vale certamente la pena. Insieme alla già prevista e programmata sostituzione delle bustine di plastica incluse nei set con buste di materiale cartaceo compostabile, le nuove scatole per il Pick-A-Brick e per il Build-A-Minifigure contribuiranno a ridurre l’uso e il consumo di plastica, il che è certamente un bene!

Estate LEGO: è una pioggia di sconti!

Per chi ama costruire con i mattoncini o ha la passione di collezionare set LEGO, mai come in questi giorni è il momento di acquistare. Sconti, sconti ovunque, proposti sia da LEGO che da vari rivenditori. Andiamo a scoprire le migliori offerte.

LEGO Certified Store

Iniziamo con la promo più succosadi tutte: in tutti i LEGO Certified Store del territorio nazionale, domani (sabato 15 luglio) e dopodomani (domenica 16 luglio), sconto del 25% su TUTTI gli articoli presenti in negozio, con l’esclusione dei mattoncini sfusi acquistabili a bicchieri e alle minifigure del servizio BAM (Build-A-Minifigure).

Cliccate su questo link per trovare il LEGO Store più vicino a voi.

LEGO Shop@Home

Da oggi e fino al 15 luglio, gli iscritti al programma VIP potranno ricevere in omaggio i set 40580 Blacktron Crusier e 40581 Bionicle Tahu e Takua a fronte di un acquisto minimo di 220 euro e ricevere doppi punti VIP per qualsiasi acquisto di set delle linee LEGO City, LEGO Friends, LEGO Harry Potter e LEGO Technic.

Alle promozioni di cui sopra si aggiungono sconti tra il 20% e il 25% su una selezione di set, tra i quali:

LEGO Technic #42127 Batmobile di The Batman (-20%)

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LEGO Technic #42155 The Batman – Batcycle (-20%)

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LEGO Icons #10306 Atari 2600 (-30%)

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LEGO Creator 3in-1 #31132 La nave vichinga e il Jörmungandr (-20%)

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LEGO Harry Potter #76413 Hogwarts: Stanza delle necessità (-20%)

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LEGO Icons #10314 Centrotavola di fiori secchi (-20%)

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LEGO Icons #10302 Optimus Prime (-30%)

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LEGO Icons #10304 Chevrolet Camaro Z28 (-30%)

 

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Supermercati Esselunga

Da oggi e fino al 23 luglio, una selezione degli iscritti al programma Carta FIDATY di Esselunga potranno acquistare un massimo di 3 set a scelta tra tutto l’assortimento disponibile nel punto vendita scelto con uno sconto del 30%. Verificate nella sezione “Offerte per te” del vostro account FIDATY l’eventuale presenza della promo.

Amazon DE (Germania)

Interessantissimo sconto oggi (e salvo esaurimento scorte) sulla fantastica Ferrari Daytona SP3 del set LEGO Technic #42143: ben -38% di sconto (€ 279,99 invece di € 449,99). Importante: al prezzo di cui sopra vanno aggiunte le spese di spedizione e l’adeguamento IVA (dal 19% tedesco al 22% italiano), che è possibile stimare aggiungendo il prodotto al carrello (€ 301,04)

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Workshop LEGO (non SERIOUS) PLAY: è di nuovo un successo!

Nuova richiesta di workshop e di nuovo la Metodologia LEGO SERIOUS PLAY non faceva al caso della Committente, ma diversamente dal precedente e analogo workshop LEGO (non SERIOUS) PLAY, la richiesta era per un workshop coinvolgente e ingaggiante ma al tempo stesso che fosse puro svago, senza altro risultato da ottenere che intrattenere i partecipanti con una attività che fosse un mix di divertimento e di un pizzico di competitività.

Ancora una volta ci è venuta in aiuto Brick-by-Brick, la Metodologia nata dalla collaborazione tra LEGO Group e Play Included della quale vi abbiamo parlato in un precedente articolo e dalla quale abbiamo derivato il format anche di questo nuovo workshop.

Il workshop

I partecipanti al meeting annuale di una Associazione imprenditoriale sono stati divisi in una decina di Gruppi da 6-7 persone ciascuno. All’arrivo al tavolo di lavoro, ciascun Gruppo ha trovato 3 oggetti:

  • una copia del set LEGO Creator 3-in-1 #31100 Auto sportiva
  • un plico di fogli con la stampa di 12 QR Code, ciascuno dei quali “puntava” al file .PDF delle istruzioni di un diverso modello alternativo del set di cui sopra
  • un foglio con una tabella per assegnare il nome di uno dei membri del Gruppo a ciascuno dei ruoli da ricoprire: i tre ruoli – IngegnereFornitoreCostruttore – derivati dalla Metodologia Brick-by-Brick e altri 4 pensati appositamente per questo workshop, tra cui l’addetto al download delle istruzioni e altri

Scopo dell’attività era quello di riuscire a costruire il maggior numero possibile di varianti del set LEGO Creator 3-in-1 #31100 Auto sportiva nel tempo dato, scaricando le istruzioni tramite i QR Code forniti e di volta in volta costruendo, fotografando e smontando la singola variante scelta, ripetendo il ciclo più volte prima della scadenza del tempo.

La vittoria è andata al Gruppo che è riuscita a costruire e fotografare ben 6 diverse varianti del set fornito. Il Gruppo secondo classificato è riuscito a costruire 5 varianti e il terzo classificato il Gruppo che a parità di varianti costruite – quattro – ha ultimato il task nel tempo minore.

Davvero però è stato un workshop divertente, coinvolgente e ingaggiante ma senza risultati? Ovviamente no, anzi.

Partendo dal presupposto che i partecipanti non si conoscevano tra loro, che ciascuno era presente in quanto imprenditore o in rappresentanza di una diversa azienda, che le aziende di provenienza operano nei più disparati settori merceologici ed erano di un po’ tutte le dimensioni per numero di addetti, per fatturato (da imprese artigianali a SpA multinazionali), a tutti i partecipanti è subito apparsa chiara un principio: solo mettendo a frutto i migliori skill a disposizione, trovando un linguaggio comune e coordinando le diverse attività necessarie per raggiungere un certo risultato si può “arrivare primi”, ovvero essere leader del proprio settore o nella propria Azienda.

I tre gruppi vincenti sono stati infatti quelli i cui membri hanno trovato il modo di organizzarsi sulle diverse attività (download istruzioni, ricerca pezzi, costruzione, smontaggio etc) tanto dal punto di vista del classico chi-fa-cosa quanto da quello del trovare un linguaggio comune sul quale basare la comunicazione intra-gruppo.

Se in un workshop si utilizzano i mattoncini, i partecipanti devono usare le mani e costruire. Far usare le mani ai Partecipanti e far costruire qualcosa garantisce sempre di portare a casa risultati e insight.

Ringrazio l’amico e Facilitatore con la Metodologia LEGO SERIOUS PLAY (e non solo) Paolo Lorenzo Salvia questo link il suo profilo LinkedIn – per l’ingaggio e il collega LEGO Ambassador Pēteris Sproģis (il suo canale Youtube è KeepOnBricking) per le istruzioni dei 9 modelli alternativi costruibili con il set LEGO Creator 3-in-1 #31100 Auto sportiva.

Castello di Himeji: il Giappone secondo LEGO

LEGO ci riporta in Giappone con il nuovo set LEGO Architecture #21060 Castello di Himeji.

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Il set è perfetto per essere esposto a casa o in ufficio insieme a un’altra novità 2023: il set LEGO Icons #10315 Il Giardino Tranquillo, la riproduzione in chiave giardino zen di un tipico giardino tradizionale giapponese in versione da scrivania e confezionato in una scatola che ricorda molto quella dei set della linea LEGO Botanical.

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Aggiungendo ai due set anche l’Albero Bonsai del set LEGO Icons #10281, otterremo la trilogia completa e perfetta per richiamare ogni giorno l’atmosfera tipica del Paese del Sol Levante! Andiamo a scoprire insieme i due nuovi set e a ri-scoprire il bellissimo set dell’Albero Bonsai.

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Andiamo a vedere i tre set nel dettaglio!

LEGO #21060 Castello di Himeji

Il set riproduce con i mattoncini la longevità e la maestosa bellezza di uno degli edifici più venerati del Giappone. Il modello costruibile del Castello di Himeji ricrea i dettagli autentici dell’edificio reali quali le torrette, i camminamenti e le mura asimmetriche del castello. Una volta ultimato il modello, sarà possibile rimuovere la parte superiore dell’edificio principale, scoprendo un’interpretazione semplificata del layout degli interni.

Il set riproduce in particolare il livello superiore dell’enorme parco del castello e include 4 alberi di ciliegio costruibili, 2 con fogliame verde e 2 con fiori rosa, per visualizzare i giardini in piena fioritura primaverile. Una volta ultimato, il modello misura 19 cm di altezza, 32 cm di larghezza e 27 cm di profondità.

Il set è composto da 2.125 pezzi e il libretto con le istruzioni contiene anche varie informazioni sul vero Castello di Himeji e un’intervista con il Designer LEGO del set.

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Il vero Castello di Himeji

Il castello di Himeji è un edificio militare che si trova a Himeji, nella prefettura di Hyōgo, in Giappone. Si tratta di una delle più vecchie strutture del periodo Sengoku che siano giunte fino a noi.

(Credit photo: wikipedia.org)

Il sistema han fu abolito nel 1871 e il castello fu successivamente venduto all’asta e acquisito dallo Stato. Durante le fasi finali della seconda guerra mondiale, il castello fu soggetto a bombardamenti, tuttavia riuscì a sopravvivere senza subire danni significativi, nonostante gran parte dell’area circostante fosse stata devastata. Fortunatamente, una bomba che cadde nel complesso non esplose. Nel 1956, furono avviati lavori di restauro architettonico e nel dicembre 1993 il castello fu riconosciuto come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Insieme ai castelli di Kumamoto e Matsumoto fa parte dei cosiddetti Tre castelli giapponesi, dei quali è il più ampio e più visitato dai turisti.

Il castello di Himeji fu progettato e costruito durante il periodo Nanboku-chō, nei primi anni dell’epoca Muromachi, e venne completato nel 1346. Rimase sostanzialmente invariato fino al periodo Sengoku, quando il clan Kuroda, guidato da Kuroda Shigetaka, decise di ristrutturarlo tra il 1555 e il 1561, rinominandolo castello di Himeji.

Quando nel 1871 venne abolito il sistema han, il castello fu venduto all’asta e comprato dallo Stato. Fu bombardato durante le fasi finali della seconda guerra mondiale ma non subì danni sostanziali benché gran parte dell’area circostante fosse stata rasa al suolo, e una bomba che cadde nel complesso fortunatamente non esplose. Nel 1956 iniziò un lavoro di restauro architettonico e nel dicembre 1993 il castello fu dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

(Credito photo: fabriziovanzini.it)

L’edificio si eleva per cinque piani, ma nel conteggio vanno considerati anche due piani sotterranei:

  • Al quinto piano erano previste delle finestre, che però furono murate. Vi è un piccolo santuario, con il kami del castello nel punto più alto
  • Al quarto piano si può vedere il pilastro centrale che sostiene la struttura del castello da 400 anni, lungo 25 metri, con un diametro di 95 cm
  • Al terzo piano sono presenti delle finestre alte, pensate in questa forma per far uscire i fumi in caso di attacco e raggiungibili con scale per fronteggiare il nemico
  • Al secondo piano sono presenti diversi nascondigli per fare imboscate, oltre ad altre stanze per riporre le armi
  • Al primo piano sono presenti molti ganci, che venivano utilizzati per riporre le armi
  • Dal piano terra si potevano scagliare pietre ad eventuali nemici
  • Al piano -1 si trova una sorta di recipiente per la raccolta d’acqua, oltre a diversi  locali di servizio

LEGO #10315 Il Giardino Tranquillo

Basato su un tradizionale giardino giapponese, il modello costruibile incluso in questo set comprende dettagli quali un ponte ad arco, un ruscello, carpe koi, fiori di loto, alberi, rocce, lanterne di pietra e un padiglione con una dettagliata sala per la cerimonia del tè.

Proprio come nelle versioni da scrivania dei tradizionali giardini zen giapponesi utilizzati per il relax e il mindfulness, anche con questo set sarà possibile personalizzare il layout e la disposizione dei vari elementi per creare diverse configurazioni per l’esposizione in casa o in ufficio. Una volta costruito il modello misura 21 cm di altezza, 32 cm di larghezza e 20 cm di profondità.

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La tradizione del giardino zen

I giardini zen giapponesi sono famosi per la loro semplicità, bellezza e tranquillità. Originari del Giappone, sono concepiti per offrire uno spazio di contemplazione e meditazione e sono frequentemente associati ai templi e ai monasteri buddisti. Grazie al loro design elegante e minimalista, nonché all’utilizzo di elementi naturali come rocce, sabbia e piante, i giardini zen giapponesi rappresentano un’ottima aggiunta a qualsiasi ambiente verde.

I giardini zen giapponesi, noti anche come paesaggi secchi o giardini rocciosi, sono un tipo di giardino tradizionale giapponese volto a creare un senso di tranquillità e serenità. Solitamente caratterizzati da una disposizione oculata di rocce, sabbia e altri elementi naturali, sono arricchiti da una selezione strategica di piante e alberi.

(Credit photo: dmagazine.com | wallpapercrafter.com)

LEGO #10281 Albero Bonsai

Il modello costruibile di Albero Bonsai del set LEGO Icons #10281 rappresenta e riproduce il tipico Ciliegio giapponese e si presenta con un vaso quadrato poggiato su di un da tavolino basso, entrambi costruibili, che faranno da espositore per l’Albero vero e proprio.

Il set si può costruire in due versioni: “estiva” con foglie verdi oppure primaverile con la cromia classica bianca e rosa dei ciliegi in fioritura così come si presentano durante i mesi di marzo e aprile, nel periodo in cui i giapponesi si riuniscono in parchi e giardini per l’hanami.

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L’Arte giapponese del Bonsai

L’arte giapponese del Bonsai si occupa di creare alberi in miniatura, utilizzando principi millenari per trasformare alberi comuni in perfetti bonsai. Tra gli alberi ornamentali più comuni utilizzati per creare bonsai dall’aspetto incantevole e adornati da bellissimi fiori, vi è il bonsai di ciliegio in fiore.

La bellezza di un bonsai di fiori di ciliegio è senza paragoni. Questo albero è particolarmente affascinante, soprattutto quando comincia a fiorire con i suoi deliziosi fiori di ciliegio. I fiori sono ammirati per la loro splendida bellezza e, quando cadono delicatamente, creano un’atmosfera romantica e infine creano un tappeto di fiori sul terreno.

Il bonsai di ciliegio in fiore ha diversi nomi, come bonsai di ciliegio giapponese, bonsai di ciliegio di collina, bonsai di ciliegio dell’Asia orientale e bonsai di ciliegio orientale. Appartiene alla specie prunus, che include pesche, prugne, mandorli e albicocche.

Ci sono circa 420 varietà di questa specie, ma il prunus serrulata è il più popolare. I bonsai di ciliegio in fiore non si trovano solo in Giappone, ma sono originari anche della Cina e della Corea.

(Credit photo: BonsaiTreeGardener.net)